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RAGAZZI NELLA GRANDE GUERRA
 

vari autori da diari, testimonianze e opere letterarie

microstorie lette e interpretate da

Francesco Accomando

 

 

 

 

fascia d’età: dagli 11 ai 15 anni – scuola secondaria I e II grado

 

tecniche utilizzate: lettura e teatro d’attore

spazio: aule e aule magne all’interno degli edifici scolastici

spettatori: max 80-100 alunni o studenti accompagnati da almeno un insegnante per classe

durata sola lettura: 60 minuti

la lettura è preceduta da un breve momento di educazione teatrale, ed è seguita da un dialogo tra attore e spettatori su alcuni spunti di approfondimento e riflessione; durata complessiva, compresa la lettura, di 2 ore scolastiche.

 

 

La Grande Guerra fu un avvenimento totalizzante che coinvolse direttamente o indirettamente l’intera popolazione, bambini, ragazzi e giovani compresi.

Fin dall’inizio del conflitto, in tutti i paesi europei, diventò necessario sostenere la guerra economicamente e ideologicamente: e se un certo numero di ragazzi riuscirono ad arruolarsi, se molti vennero impiegati nelle retrovie o addirittura nei campi di battaglia come operai, tutti, anche i più piccoli, vennero coinvolti dal cosiddetto “fronte interno”: “Tutti dovevano sentirsi impegnati”.

La scuola modificò i propri programmi puntando ad educare ai concetti di Patria, guerra, sacrificio ed eroismo.

Ma oltre alla scuola, i ragazzi erano visti già da un decennio come consumatori all’interno del nascente mercato di massa e così i giornalini e i giocattoli vennero subito riconvertiti in chiave patriottica. La collettivizzazione dell’idea della guerra venne attuata anche attraverso la pubblicità e il cinema che per la loro semplicità e immediatezza avevano un grande impatto sui ceti più bassi.

Francesco Accomando, raccogliendo diari, testimonianze storiche e frammenti letterari, legge e interpreta una serie di microstorie per raccontare un momento tra più tragici della storia d’Europa. La lettura usa una tecnica espressiva che tende a portare lo spettatore nel vivo dell’azione e degli stati animo dei protagonisti. Tra le fonti sono state scelte anche quelle che stabiliscono un piano comune ideale tra i ragazzi e giovani d’oggi e i loro coetanei del tempo che, oltre al valore in sé come testimonianza, costituiscono la base di una scrittura, in parte originale, secondo un punto vista sovranazionale e fuori dalla logica di vincitori e vinti: in guerra nessuno vince, tutti perdono.

La lettura recitata di Accomando si snoda attraverso le microstorie in un crescendo generazionale che vedrà, alla fine, i ragazzi più grandi, impegnati sui campi di battaglia. Un racconto che diventa metafora di quel passaggio critico dall’infanzia all’adolescenza, quella “terra di mezzo” che tutti devono affrontare, quel conflitto eterno nello slancio della crescita verso la conquista di una propria individualità – “senti di poter essere tutto e non sei nulla” – in una terra di nessuno che può essere una terra di qualcuno, anche di altri, di tutti.

Lontano da ogni intenzione celebrativa o commemorativa il lavoro di Accomando è un augurio verso una risoluzione positiva degli inevitabili conflitti, anche interiori. Un passo verso la luce di un’altra Europa, unita e in pace.

 

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FRANCESCO ACCOMANDO

 

 

Diplomato al corso di formazione professionale triennale “Fare Teatro” per attori, organizzato dal CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia di Udine e dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dal 1989 al 2012 è stato socio lavoratore del teatro udinese inizialmente come attore e regista teatrale, sviluppando negli anni competenze che lo hanno visto ricoprire incarichi di coordinamento o consulenza artistica e successivamente di ideazione e direzione artistica di progetti teatrali e più in generale culturali. Attualmente lavora come libero professionista.

 

Come attore, regista e assistente alla regia ha creato e partecipato a numerosi spettacoli rappresentati in Italia e in Europa, nell’ambito di stagioni teatrali e/o rassegne e festival.

Come coordinatore artistico ha curato dal 1993 ad oggi numerosi progetti di laboratorio teatrale sul territorio del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Istituti scolastici, Case Circondariali, associazioni per diversamente abili, i Sert e i Dipartimenti di Salute Mentale nella provincia di Udine e con vari Comuni per iniziative di aggregazione giovanile.

In qualità di ideatore e direttore artistico o responsabile culturale per l’attinenza con le attività del presente progetto si segnala:

 

- dal 1993 al 1999 è stato condirettore del progetto “Percorsi Culturali” realizzato nel territorio del Comune di Tavagnacco in sinergia con il Comune di Tavagnacco, la Fondazione “Luigi Bon” di Colugna, il CSS di Udine e con la partecipazione della Biblioteca Comunale e delle scuole del territorio

- dal 1997 al 2010 è stato membro della direzione artistica del Css di Udine:

nella stagione teatrale 1997/1998 ha fatto parte dello staff artistico che ha curato il progetto artistico di inaugurazione del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, teatro per il quale è stato condirettore artistico nella seconda stagione

- sempre nel 1997/1998 ha fatto parte dello staff artistico che ha curato la progettazione e diretto l’avvio del progetto che ha visto l’inaugurazione a Cervignano del Friuli del Teatro Pier Paolo Pasolini

- dal 1997 al 2012 è stato l’ideatore e il direttore artistico del progetto TIG Teatro per le nuove generazioni del CSS di Udine, realizzato in collaborazione con Comuni e Istituti scolastici della provincia di Udine e della Bassa Friulana Orientale e Destra Torre

Le ultime strategie progettuali lo portano a considerare sempre di più il teatro come strumento ed epicentro di più ampi progetti culturali che vedano coinvolte, oltre ai professionisti di varie discipline artistiche, anche persone senza nessuna competenza o esperienza artistica, con l’obiettivo di creare percorsi ed esperienze culturali che valorizzino le collettività con un forte senso di cittadinanza e spirito democratico.

Dal 2017 è Direttore Artistico della rassegna estiva di teatro per famiglie Insegui la tua storia, che coinvolge 17 Comuni delle province di Udine e Gorizia.

Dal 2015 al 2018 è stato Direttore Artistico di Oltreconfine, progetto triennale sulla Prima Guerra organizzato da Cikale Operose, che ha coinvolto i cittadini di 17 Comuni del Friuli Venezia Giulia.

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Cikale Operose
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